FERMATI UN ATTIMO


 

Ogni tanto ci farebbe davvero bene fermarci un attimo… chissà quante volte ce lo siamo detto! Chissà quante volte nella nostra mente è balenata l’idea che vorremmo prenderci una “pausa” dalla frenesia di quello che facciamo, uno stop, non perché ci piaccia perdere tempo o perché non sappiamo come riempire il nostro quotidiano, ma semplicemente perché ci aiuterebbe a guardare le cose da una prospettiva un po’ più distaccata.

Spesso interpretiamo questo “stacco” con le agognate ferie estive, eppure quante volte al rientro la prima cosa che diciamo è “mi sento più stanco di quando sono partito”?

Forse perché dobbiamo davvero imparare che fermarci non è legato solamente alla frenesia fisica, ma è innanzitutto fermarci ad ascoltare…ad ascoltarCI.

Quanto ahimè è difficile!

Ascoltare i nostri figli, anche se spesso non parlano, ascoltare nostra moglie, marito, fidanzata/o, anche se alle volte parlano troppo; fermarci ad ascoltare i nostri genitori, anche se alle volte non comprendiamo a pieno quello che vogliono condividere; fermarci ad ascoltare un amico/a che condivide con noi un pensiero. Fermarci ad ascoltare uno sconosciuto che alle volte condivide con noi più di tanti altri.

Ascoltare i nostri ragazzi che alla domanda “Ti chiedo aiuto per…”, durante un laboratorio che abbiamo proposto loro nel mese di dicembre presso un Convitto nell’ambito del “Progetto Ponte”, così hanno risposto:

- Ti chiedo aiuto per esprimermi con le persone.

- Ti chiedo aiuto per farmi capire se tieni veramente a me

- Aiutami a crescere a capire, aiutami a non nascondermi più.

- Aiutami ad essere me stessa/o

- Non lasciarmi sola/o durante il bisogno.

- Ti chiedo aiuto per affrontare le difficoltà, accompagnami nelle scelte che farò e sostienimi se queste saranno sbagliate.

- Ti chiedo aiuto per riuscire a dimostrare come sono davvero.

- Ti chiedo aiuto a comprendere alcune circostanze della mia vita.

- Ti chiedo aiuto per essere felice.

- Ti chiedo aiuto per migliorarmi e non avere così tante difficoltà a parlare con gli altri.

- Ti chiedo una mano a vincere la mia timidezza.

- Aiutami a farmi piacere così come sono.

- Ti chiedo aiuto per riuscire a realizzare i miei sogni.

- Aiutami a non chiudermi sola/o con me stessa/o.

- Aiutami a far emergere le mie qualità o almeno le mie considerazioni.

- Aiutami ad avere più autostima di me.

- Ti chiedo aiuto quando devo uscire dai momenti bui…

Cari mamma, papà, fratello, sorella, catechista, educatore, allenatore… caro adulto, fermiamoci un attimo, o almeno, proviamoci!

di Michele Ricetti*

*educatore e pedagogista

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