SE AVESSI UNA FIGLIA
Se provassimo a chiudere gli occhi e ad immaginare di
rendere tutto “meno complicato”, sarebbe bellissimo poter dire, anche in modo
un po' “poetico” che:
...Se avessi una figlia le insegnerei l'arte della
felicità, o almeno cercherei di trasmettergliela; un'arte che si nutre di
gesti, di affetto e di sorrisi, tanti e dolci sorrisi.
Le insegnerei a sapersi distinguere in un mondo che spesso
produce e vuole stereotipi.
Le infonderei spensieratezza e leggerezza.
Le insegnerei che la felicità è una scelta e che è bene
credere nei sogni, facendo scelte per la felicità e sfidando i giorni grigi,
sfumando e smorzando l’austerità e le durezze della vita.
Le insegnerei che le liti e le discussioni possono essere
evitate, ed essere anticipate invece con un abbraccio.
Cercherei di ritagliare per lei più tempo possibile e di
rendere ogni momento ed ogni weekend sempre un pò speciali.
Approfitterei delle belle giornate di sole per stare fuori
con lei e trasformare un pomeriggio di pioggia in un tempo per biscotti, the
caldo e pitture.
Cercherei di tracciare nel terreno orme che le rendano la
vita più facile e dolce, senza però precluderle il rischio e l'errore,
anch'essi fondamentali.
Cercherei di essere per lei una bussola nelle sue emozioni
e nelle sue scelte, sapendo che potrà compiere sbagli che alla sua età
potrebbero essere “normali”.
Cercherei di staccarmi dallo smartphone il più possibile
per poterla osservare e ascoltare.
Farei in modo che lei si senta al posto giusto, al momento
giusto e con le persone giuste, sapendo che forse è una semplice
speranza.
Mi piacerebbe insegnarle che a volte basta davvero poco per
stravolgere le nostre giornate e che non bisogna andare troppo lontano se si
sanno fare grandi passi col cuore.
Mi piacerebbe che coltivasse una passione che però sgorga
dal suo cuore e che lei senta sua.
Mi piacerebbe che respirasse armonia in casa cosicché la
possa assorbire e diffondere.
Le insegnerei che più che perdere tempo a sfoggiare i suoi frutti con palestra,
vestiti e accessori, farebbe bene a concentrarsi sulle sue radici
interiori, sulla sua serenità, su ciò che la fa stare bene e sentire a suo
agio.
Le suggerirei che l'essere è più importante dell'avere, e
che meno importante ancora dell'avere è l'apparire.
Le insegnerei ad essere sempre sè stessa e che non serve
indossare una maschera o recitare una parte se si sta bene con gli altri.
L’aiuterei a spiccare il volo, ma sapendo che la rotta la
potrà scrivere solo lei...
di Greta Cusini*
*educatrice
Commenti
Posta un commento