CARO GENITORE...


Un'altra estate é volata e noi educatori ci siamo fermati un attimo a riflettere sul nostro lavoro. Noi ci prendiamo cura dei ragazzi, delle loro relazioni, delle loro paure, delle loro potenzialità e della loro unicità.
In questi tempi la frenesia del lavoro e del continuo aggiornarsi ha forse preso il sopravvento sulle cose semplici, ma probabilmente fondamentali. Noi vogliamo spronare i ragazzi a mettersi in gioco, 
a confrontarsi con i propri coetanei, con noi adulti, ma soprattutto con loro stessi.

Li sproniamo ad ascoltarsi, a scoprirsi per imparare la bellezza e il valore di stare con gli altri...standoci per davvero, cercando di conoscere a fondo chi hanno di fronte e chi invece, a primo impatto, può sembrare tanto lontano.

I nostri ragazzi... diciamo “nostri” perché inevitabilmente ci affezioniamo a ognuno di loro, sono in cammino: crescono, cambiano, maturano e diventano grandi in men che non si dica.

Caro genitore Siamo in cammino anche noi educatori...sempre!

Pensarci arrivati sarebbe da folli, nessuno potrà mai sentirsi di essere arrivato nella vita: c'è sempre qualcosa da imparare! Siamo in cammino con i ragazzi e quindi cresciamo, cambiamo e impariamo continuamente anche noi da loro. Credo, e spero, che nessun educatore abbia la pretesa di insegnare ai ragazzi "come si vive", anzi, forse sono più loro a insegnarcelo attraverso i loro gesti spontanei, sinceri e a volte, diciamocelo, destabilizzanti.

Noi educatori cerchiamo di dare loro gli strumenti migliori per affrontare la quotidianità per permettergli di crescere consapevolmente.

Cerchiamo di trasmettergli la bellezza di vivere e convivere con gli altri, dello stare in gruppo nonostante le differenze, senza dimenticarsi mai del proprio valore.

Caro genitore, possiamo assicurarti che c'é qualcosa di magico nel nostro lavoro, qualcosa che non dipende né da noi, né dai ragazzi. E’ il crearsi di legami e intese forse impercettibili all' occhio umano, ma cariche di significato per il nostro operato. È inevitabile che qualche cosa ci sfugga, ma va bene così perché certe cose funzionano solo se si lasciano andare come devono andare.

I nostri ragazzi sono in continuo cambiamento: attraverso le loro esperienze, positive o negative che siano, attraverso i loro intrecci e i loro mille colori di emozioni.

Ognuno di loro rappresenta un mondo...il proprio mondo...a volte davvero difficile da interpretare, da sgrovigliare e da svelare. Ma imparare a guardare il mondo attraverso i loro occhi è forse una delle cose più preziose che possiamo riuscire a fare.

Ecco perché ogni estate che finisce lascia in noi un pizzico di nostalgia accompagnato però da un forte senso di pienezza e gratitudine per tutto ciò che inconsapevolmente ci viene regalato ogni giorno.

Non sono infatti i giorni, le attività o il tempo a riempire di significato il nostro lavoro, ma sono proprio loro: i nostri ragazzi. Sono loro che costruiscono le nostre sfide lavorative più belle.
In conclusione, caro genitore ti vogliamo ringraziare per la fiducia che ogni volta ci dai perché sappiamo bene la grande responsabilità che abbiamo tra le mani.

Ci teniamo a lasciarti un piccolo consiglio, caro genitore: a volte fermati ad osservare i tuoi figli, da lontano, senza che loro se ne accorgano. Scoprirai così molte più cose di quelle che ti aspetteresti.
Un grande grazie va tutti voi, bambini e ragazzi, per esserci stati...

Perché ricordatevelo: il CiAGi siete tutti voi. 

di Simone Cusini*

*educatore ed insegnante

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