VIAGGIARE...SCOPRIRE...EDUCARSI


 

Sarà il clima di questo particolare periodo dell’anno, ma chissà quanti di noi sentono il bisogno di “staccare la spina” e partire, non solo per le ferie perché viaggiare è ben oltre…

Viaggiare nasconde in sé tante cose: curiosità, svago, vacanza, lavoro, necessità, voglia di scoperta. Il viaggio ci porta in posti nuovi, con nuovi volti, nuovi racconti, diversi colori, sapori e suoni, diversi orizzonti. Tutto ciò può rivelarsi una meravigliosa esperienza formativa per i nostri bambini e ragazzi, oltre che per noi.

Allora perché non partire con loro? Non per forza per andare dall’altra parte del mondo, ma per vedere anche solo quel posto, magari a due passi da casa, che non abbiamo mai esplorato. Ma prima di partire, guardiamo insieme ai ragazzi il mappamondo o la cartina per scoprire dove si trova la nostra destinazione: questo forse li spronerà ad approcciarsi alla geografia con più entusiasmo. Ancora, cerchiamo insieme informazioni sul luogo che visiteremo, sul passato e le tradizioni, sulla cultura: sarà un modo per stimolare la curiosità e per comprendere l’importanza dello studio della storia. Pianifichiamo insieme l’itinerario, scegliendo luoghi, musei, piazze, monumenti, parchi che vogliamo esplorare: insegneremo cosa vuol dire organizzare i tempi e gli spostamenti, orientarsi in un ambiente estraneo, tra vie, quartieri e metropolitane. Impariamo insieme qualche parola nella lingua straniera: insegnerà l’importanza di fare uno sforzo verso l’altro, perché quando la useremo con le persone del posto, capiremo che basta quel poco per connetterci con loro, per strappare un sorriso quando la nostra pronuncia suonerà buffa, ma che quel sorriso potrà essere l’inizio di una nuova amicizia; potrà insegnare che non è poi così male studiare un’altra lingua e riuscire a comunicare con le persone del mondo. Avremo la possibilità di ascoltare racconti di vita diversi, che ci aiuteranno ad aprire gli occhi e la mente su ciò che ci circonda, che ci insegneranno a non giudicare gli altri. Perché ognuno di noi ha la sua storia. Ecco allora che viaggiare ci insegna anche cosa siano l’empatia e la gratitudine verso gli altri. Così, quando nella vita di tutti i giorni ci capiterà di incontrare una persona in difficoltà, ricorderemo quell’uomo che si è avvicinato per darci indicazioni vedendoci dispersi; o quella donna che ci ha incrociati mentre camminavamo sotto la pioggia scrosciante ed ha fermato la macchina per darci un passaggio. Sarà più facile allungare una mano ed offrire il nostro aiuto.
Allora…a quando la prossima avventura per una nuova straordinaria opportunità di crescita?

di Samuela Rocca*

*psicologa e psicoterapeuta

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