"Piccolo", ma destabilizzante
2020...
un anno caratterizzato da una problematica che coinvolge un po' tutto il
pianeta… un nuovo microrganismo parassita denominato Coronavirus COVID-19 si
sta divulgando sempre di più colpendo persone di tutte le età e di ogni parte
del mondo causando loro gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore che,
in casi estremi, può portare anche alla morte.
Ad oggi
però vorrei soffermarmi su quello che sta accadendo in Italia poiché siamo tra
i paesi più contagiati al mondo e ciò sta portando tra le persone vero e
proprio panico. Lo si percepisce dal comportamento che molti cittadini italiani
hanno assunto negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’ordinanza emessa dal Ministero
della Salute, consigliando di limitare le uscite fuori casa, l’annullamento
delle manifestazioni di intrattenimento e sportive, la chiusura delle scuole di
ogni ordine e grado con restrizioni di vario genere.
Dopo tutto
ciò sono nate situazioni incredibili, mai viste prima d’ora nel nostro paese,
come: supermercati presi d’assalto per aumentare le scorte di cibo nel caso in
cui venisse decretato lo stato di quarantena e di mira sono state prese anche
le farmacie per acquistare mascherine protettive e igienizzanti per le mani…
Essere
prudenti ed evitare rischi inutili è doveroso, ma il panico diffuso è segno
anche di una vasta fragilità personale.
Il senso
di onnipotenza spesso e volentieri ci sovrasta ed è proprio in una situazione
come questa che si coglie quanto invece l’uomo sia tanto piccolo di fronte a
ciò che non riesce a controllare, anche se, come nel caso in questione, si
tratta appunto di un microrganismo. Cogliamo dunque l’occasione di fermarci un
attimo, viste le condizioni in cui ci troviamo, per riflettere su quello che
stiamo vivendo…facciamoci un pensiero profondo su ciò che siamo veramente e non
su ciò che ci crediamo o che pensiamo di essere perché nella vita in un attimo
tutto può cambiare.
di Anna Azzalini*
*operatrice presso il CiAGi
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