I nostri occhi brillano, parlano e sorridono
Un
giorno ero a scuola e una bimba di soli sei anni mi guarda e mi stupisce con
questa affermazione: «Noi non abbiamo mai visto il tuo sorriso, ma io ogni
volta che vedo i tuoi occhi brillare capisco che stai sorridendo…».
Al
termine della mattinata torno a casa. Questa frase mi rimane in testa e continuo
a pensarci. Mi rendo conto che effettivamente, avendo iniziato a settembre a fare
assistenza in quella classe, i bambini non mi hanno mai visto senza mascherina.
Mi chiedo come immaginano sia il mio sorriso, e quello di tutte le persone che incontrano. Chissà come ci immaginano senza vedere una parte importante del nostro viso, proprio quella che ci permette di esprimere le nostre emozioni senza parlare, ma subito ecco la risposta! Essa è contenuta esattamente nella sua affermazione: guardando i miei, i nostri occhi. Eh già, in questi lunghi mesi c’è stata tolta la possibilità di utilizzare il nostro sorriso, ma abbiamo imparato a comunicare con gli occhi. I nostri occhi comunicano, i nostri occhi smentiscono, i nostri occhi approvano, i nostri occhi SORRIDONO.
Il
sorriso, la nostra arma vincente ora è nascosta dietro una mascherina che pur
colorata che sia, non brilla e non brillerà mai quanto un magnifico sorriso stampato
sui nostri visi, ma, direi che abbiamo imparato tanto ad utilizzare i nostri
occhi.
I nostri occhi ci rendono trasparenti davanti alle persone che ci circondano, tramettono qualsiasi nostro stato d’animo; felicità, gioia, sicurezza, spensieratezza, imbarazzo, tristezza persino paura e rabbia…sono proprio lo specchio della nostra anima. Forse, in questo periodo, abbiamo imparato ad “utilizzarli” ancora meglio, a capirci con un semplice sguardo. Che siano marroni, azzurri o verdi gli occhi raccontano chi siamo e cosa proviamo e non nascondono nulla, proprio nulla! Purtroppo, o per fortuna…
Probabilmente
il nostro sorriso continuerà a rimanere coperto ancora per un po’ ma ricordiamoci
di “usare” bene i nostri occhi, loro brillano, parlano e sorridono sempre!
di
Deborah Rodigari*
*educatrice
laureanda
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