L'unione fa la forza...Livigno dovrebbe crederci di più


La comunità di Livigno e Trepalle, seppur occupi una superficie ridotta, conta tanti individui soprattutto nell'età più giovane. Basti pensare che è uno dei comuni con il tasso di natalità più alto e questo dovrebbe farci pensare quanti bambini, ragazzi e giovani abbiamo il compito di accompagnare ed educare per il futuro.

Livigno, infatti, offre diverse occasioni di aggregazione, confronto e crescita: le molteplici attività sportive, le diverse occasioni di aggregazione e le esperienze socioeducative. Purtroppo, l'attuale emergenza sanitaria ha colpito in modo non indifferente questo settore obbligando tutti gli enti promotori a limitare o addirittura interrompere le proprie attività. Tralasciando però il momento particolare in cui stiamo vivendo negli ultimi anni a Livigno abbiamo avuto un importante ampliamento delle proposte, grazie a diversi promotori sociali che si sono messi in gioco e hanno iniziato a proporre una vasta gamma di attività ed esperienze soprattutto in campo sociale e educativo. E questo, a parer mio, è un valore aggiunto per Livigno. Esso è fondamentale per una crescita positiva per ognuno di noi: dare alle nuove generazioni molteplici possibilità d'incontro, confronto e di crescita con i pari è fondamentale per costruire una comunità futura più consapevole, coesa e indipendente.

L'effetto collaterale di questo sviluppo che potrebbe però verificarsi è il rischio di non riuscire più a diversificare le varie attività e proposte che qualche volta potrebbero rischiare di sovrapporsi. 

È allora forse necessario, di fronte a questo ottimo sviluppo in ambito sociale, costruire un lavoro di rete efficacie, concreto e al servizio dei nostri ragazzi. 

Sarebbe molto interessante per i vari enti avere un confronto costante sulle diverse proposte per poterle organizzare al meglio cercando di renderle fruibili per un maggior numero possibile di ragazzi. Diventerebbe così anche una buona occasione per i vari organizzatori per rendere ogni esperienza più completa, diversificata e facilmente accessibili, inoltre una collaborazione importante e un obiettivo comune ci aiuterebbe a raggiungere molti più bambini, ragazzi e adolescenti tutti insieme generando un nuovo forte senso di comunità, di appartenenza e di condivisione: sia sul piano delle idee che sul piano delle esperienze stesse.

Da sempre, infatti, il confronto fra diverse aree e modalità educative porta al raggiungimento di obiettivi più completi e duraturi nel tempo,

Proviamo per un attimo ad immaginare la comunità come un nucleo familiare: dove gli enti promotori sono i genitori e i figli sono le generazioni future a cui sono dedicate le varie proposte. Se tra i due genitori non ci fosse un costante confronto e dialogo si rischierebbe di dare stimoli troppo diversi tra loro se non talvolta contradditori. Per questo resta essenziale offrire ai nostri ragazzi un ventaglio di possibilità co-progettate per garantire loro la massima spendibilità e completezza. Ovviamente per rendere tutto ciò possibile è importante che l’obiettivo sia comune facendo in modo però che ogni ente possa comunque mantenere la sua particolarità cercando di aprirsi verso l’ideale altrui mettendo a confronto con le proprie modalità ed esperienze.

Resto anche consapevole che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ma credo che iniziare a parlarne possa essere il prossimo passo per cominciare a costruire insieme. 

Alla fine, non siamo noi adulti per primi ad insegnare ai nostri bambini che l'unione fa la forza?

Iniziamo a metterlo in pratica allora, con la certezza che punti di vista differenti messi a confronto possono solamente generare idee nuove, stimolanti e con un valore in più. 

 

di Simone Cusini*

*educatore ed insegnante

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