Un piacevole "inciampo educativo": la serendipity


 

Serendipity, è un termine coniato dallo scrittore H. Walpole nel 1754, relativamente alla storia dei tre “Principi di Serendippo”, che nel loro viaggio trovano degli indizi, in modo casuale e fortuito, che ben analizzati li portano a risolvere il dilemma dell’imperatore Berham e lo smarrimento del proprio cammello.

«Non ti cercavo, non ti aspettavo, ma sono stato fortunato a incontrarti».

Si potrebbe sintetizzare così il concetto di serendipità, cioè imbattersi in un incontro o una scoperta fortuita e piacevole, che provoca felicità.

Nel linguaggio corrente, dall’inglese serendipity (serendipità) si indica, per prima cosa, la sensazione che si prova relativamente al fare una scoperta non pianificata e dunque, una sorpresa piacevole. Una scoperta “serendipitosa” è quando troviamo qualcosa che non stavamo cercando, poiché nel processo di ricerca compare l’elemento sorpresa. Dettato da un processo di ricerca, di casualità e di fortuna, incentivata forse da un cambio di prospettiva, altra e diversa dal canonico. Una scoperta, in cui l’elemento sorpresa si accompagna non tanto al caso o al fato, ma alla voglia di ricerca e al processo che esso induce. Un mix di “caso” e intuito, di ricerca e curiosità, sempre stimolate e scostate da un percorso logico o lineare.  Per trovare questa “piacevole sorpresa” è necessario essere aperti alle novità, cercare anche nelle piccole cose la soluzione creativa, e sviluppare una disciplina che non sia routinaria. Cambiare punto di vista o anche solo prospettiva, può cambiare le cose. Nel lavoro educativo, soprattutto con bambini e adolescenti, questo inciampo è frequente, per so-stare sulle loro onde, per donare loro ascolto e attenzione, per entrare in relazione e generare spazi di cura e benessere. Aprirsi alla sfida educativa, è un po’ come essere in grado, quindi, di inciampare in una piacevole sorpresa. 

L’educatore deve avere quella curiosità e ricerca, quell’intuito creativo, per andare incontro ai ragazzi, alle loro emozioni e ai loro pensieri. “Un inciampo educativo”, che non rappresenta una caduta o uno scambio di ruoli, ma un cammino di crescita comune, di relazione, di sguardi e soprattutto di fiducia. Poniamo attenzione agli inciampi, che possono davvero farci cogliere la sorpresa del momento, un nuovo slancio e una nuova prospettiva, un trovare quello che non stavamo cercando, proprio come una piacevole scoperta: la serendipity.

di Thomas Sosio*

*Educatore

Commenti

Post popolari in questo blog

Skatepark: sono tutti drogati!! ...ma dal pregiudizio. (di Michele Ricetti & una ragazza di 16 anni - educatore & studentessa)

Il colore della ragione. (di Sandy Cusini - educatore)

A Natale puoi…anche non essere felice. (di Daniela Lumina - educatrice)