365 giorni fa... - (Michele Ricetti & S.B. 18 anni)

 


M: Ciao Sere!
S: Ciao Mitch!
M: Allora? Che mi racconti? Come stai? Come sta andando l’avventura?
S: Mi sto divertendo Mitch ogni giorno è la scoperta di un qualcosa di nuovo e diverso.
M: In questi giorni pieni di feste e pieni di luci, non ti manca Livigno?
S: Pensa Mitch, proprio alcuni giorni fa ho scritto su un foglio bianco una lettera di auguri per la straordinaria famiglia che mi sta ospitando.
M: E che cosa gli “hai regalato”
S: Ho voluto regalargli queste parole:
«Oggi 25 dicembre 2020, mi addormento felicissima. Non penso di essermi mai sentita così fortunata ed amata quanto oggi. Tra lacrime di gioia delle “mie sorelline” acquisite e l'euforia dello scarto dei miei regali per loro e messaggi come quello del mio papà che afferma di essere orgoglioso di me, oggi non ho fatto altro che sorridere, guardarmi attorno e ripetermi di avere al mio fianco (fisicamente e con il pensiero) persone incredibili. Mi sento grata, davvero tanto»
M: Cavolo...
S: Si, ma la cosa strana è che non so a chi dire grazie.
M: Ahah, in che senso?
S: Non so se dare tutto il merito alla famiglia che ho alle spalle, che ora è a casa, ai miei amici, alle persone che ci sono state, alle persone a cui ho dimostrato di valere e che non credevano in me e che ho salutato tempo fa, al caso, alla fortuna o alla persona che ero e che sono adesso. Non so a chi dire grazie e penso non basti neanche dirlo, mi addormento con il dubbio e anche con un po' di dispiacere. Forse dovuto alla sensazione che non troverò mai soluzione all'enigma. In ogni caso il mio Natale fuori sede è stato una gran bella avventura, da rivivere un giorno se mai potrò tornare indietro con il tempo.
M: Mi sembra di capire che è stato un Natale tra dubbi ed euforia…ma mi viene da dirti di viverlo fino in fondo, anche perché il tempo non torna. Il tempo va vissuto. E ogni Natale, ogni festa, ogni occasione, ogni “tutto” è un attimo qui e ora. Naturalmente sta a noi decidere come viverlo e come giocarlo. Saranno frasi fatte, ma gli occhi brillano delle persone che hanno giocato con coraggio le loro scelte e che hanno provato a fare luce all’enigma a cui ti riferivi. Non ci sarà mai più un Natale come quello che hai appena vissuto, ma ci sarà (speriamo) un altro Natale da vivere con un anno più, con dubbi e incertezze diverse, con una consapevolezza differente…
S: Chissà magari hai ragione anche tu…forse quello che ci frena è proprio la paura di quello che non conosciamo…la paura di guardare dentro alle cose.
M: Già, tutti quanti…adulti e meno adulti. Io per primo.
S: Un buon proposito per il nuovo anno…
M: 😊
S: E comunque fammi salutare con una battuta. Una cosa la cambierei di sicuro da questo Natale!
M: E cosa?
S: Prossima volta sciatt e bresaola come antipasto.
M: Quello sicuro!
S-M: AUGURI!
 
 di Michele Ricetti & Serena Bormolini
(educatore e pedagogista - studentessa)


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