...sono qui... - (Daniela Lumina)

 


«Cosa sono i giudizi e i pregiudizi?» alzo lo sguardo dal cellulare dopo aver letto gli ultimi “Gli Spunti del Venerdì” …
Sono sul balcone di casa mia e con questa domanda, osservo sovrappensiero la gente che passa sotto di me…
«Ma che giacca si è messa quella tipa?»,
«Ma che coraggio girare con quel colore di capelli»,
«Ma non sente quella mamma che ha il bambino che piange disperato nel passeggino?»
«Chissà quel gruppetto di ragazzi cosa avranno in mente di fare!»
«Ma dai! Neanche una macchina si ferma e ci sono le strisce pedonali! Che gente!»
Cavoli! Senza nemmeno accorgermene eccoli lì i giudizi … uno dietro l’altro, implacabili…e mi spaventa un po’ questa cosa: quante volte ho giudicato una persona senza nemmeno pensarci troppo? Quante volte ho davvero ascoltato chi avevo davanti, senza avere già sulla punta della lingua la risposta da darle? Il giudizio fa parte della nostra vita costantemente: con gente sconosciuta, amica, familiare…
Cosa succederebbe se ogni tanto riuscissimo ad accantonare “il giudizio” e ad accogliere l’altro senza affibbiargli subito una delle nostre etichette o modi di pensare: come cambierebbero i nostri rapporti? Ma senza aspettare di trovarci davanti ad uno sconosciuto, partendo nelle nostre case! Sicuramente costruiremmo un mondo migliore… anche per i nostri bambini, che dal basso ci osservano e ci imitano più di quanto noi ne siamo consapevoli.
Ci daremmo il permesso di andare oltre, di cercare di capire davvero “il perché” e non di interpretarlo da soli con le nostre ragioni, etichettando, seppur involontariamente, chi abbiamo di fronte! Se una persona arriva a fare determinate scelte, che possono essere giuste o sbagliate ai miei occhi, forse devo ricordarmi che dietro a quella persona c’è un vissuto…ci sono gioie, dolori, fatiche, speranze, sogni…che possono essere diverse dalle mie, che forse non conoscerò mai, ma non la rendono una persona meno degna del mio affetto o della mia stima, non la rendono incapace di svolgere con passione il proprio lavoro o non degna di essere amata, non la rendono una persona da emarginare o deridere in mezzo ai pettegolezzi di paese…Ma che ne so io di cosa prova e vive quella persona quando resta da sola con se stessa? Ogni tanto penso con amarezza che questo particolare periodo storico, invece di aprirci all’altro, ci ha reso ancora più egoisti, più chiusi nel nostro piccolo intoccabile orticello!

Cara Simo, non so chi sei, ma voglio immaginarti dietro ad ogni persona che incontro…sono qui…ti ascolto.

di Daniela Lumina 
(educatrice)

il nostro blog: ciagilivigno.com
ordina il libro "Gli spunti del venerdì" su 
www.improntalivigno (sezione pubblicazioni)
oppure comodamente su Amazon


Commenti

Post popolari in questo blog

Skatepark: sono tutti drogati!! ...ma dal pregiudizio. (di Michele Ricetti & una ragazza di 16 anni - educatore & studentessa)

Il colore della ragione. (di Sandy Cusini - educatore)

A Natale puoi…anche non essere felice. (di Daniela Lumina - educatrice)