Semi di pace - (Thomas Sosio)
“Perché
i grandi fanno la guerra?”
Un bambino mi prende alla sprovvista con questa frase tagliente e veritiera. Proprio mentre stavamo giocando, in un momento di spensieratezza e serenità. Ebbene sì, perché i grandi fanno la guerra? Tutti noi siamo a conoscenza di ciò che sta avvenendo in Ucraina, e in altri territori caldi del mondo. Forse fermarsi a riflettere non è più necessario, forse bisognerebbe iniziare a costruire, o meglio, seminare la pace dentro di noi e accanto a noi.
In educazione i bambini e ragazzi riflettono e proiettano ciò che gli adulti vivono e dicono, quindi facciamoci tutti un buon esame di coscienza, per capire e costruire pace e bellezza nel nostro quotidiano. I conflitti fanno parte della dialettica, del potere e della storia dell’uomo fin dal suo nascere, pensiamo al primo conflitto tra Caino e Abele. Dunque, per placare il conflitto, utilizziamo “le armi”, sì ma “le armi” pacifiche del dialogo, della cura dell’empatia.
Quante volte per egoismi o smania di potere ci mettiamo in conflitto per voler primeggiare, anche per cose futili o di poco interesse. L’invito è quello di riflettere sui nostri rapporti, personali e professionali, dedicarci alla cura, al rispetto, al bene comune, magari anche rinunciando ad un po’ di “noi” per l’altro. Siamo animali sociali che hanno bisogno di una comunità e di una società per crescere e diventare grandi, dentro e fuori. Perché, quindi i grandi fanno la guerra? Fermiamoci ad osservare i bambini, magari litigano anche, ma subito dopo c’è un abbraccio o un sorriso, la semplicità e la bellezza dei bambini, che ancora oggi ci insegnano a fare la pace e a diventare grandi insieme. Proprio un autore russo F. Dostoevskij, nel suo libro “L'Idiota” così ci ricorda: "La bellezza salverà il mondo".
Fermiamoci e ricordiamoci di questa bellezza, che è incontro, dialogo e speranza. Per una volta “volgiamo lo sguardo in basso” perché i bambini fanno la pace. Impariamo da loro e facciamola anche noi!
di
Thomas Sosio
(educatore)
Un bambino mi prende alla sprovvista con questa frase tagliente e veritiera. Proprio mentre stavamo giocando, in un momento di spensieratezza e serenità. Ebbene sì, perché i grandi fanno la guerra? Tutti noi siamo a conoscenza di ciò che sta avvenendo in Ucraina, e in altri territori caldi del mondo. Forse fermarsi a riflettere non è più necessario, forse bisognerebbe iniziare a costruire, o meglio, seminare la pace dentro di noi e accanto a noi.
In educazione i bambini e ragazzi riflettono e proiettano ciò che gli adulti vivono e dicono, quindi facciamoci tutti un buon esame di coscienza, per capire e costruire pace e bellezza nel nostro quotidiano. I conflitti fanno parte della dialettica, del potere e della storia dell’uomo fin dal suo nascere, pensiamo al primo conflitto tra Caino e Abele. Dunque, per placare il conflitto, utilizziamo “le armi”, sì ma “le armi” pacifiche del dialogo, della cura dell’empatia.
Quante volte per egoismi o smania di potere ci mettiamo in conflitto per voler primeggiare, anche per cose futili o di poco interesse. L’invito è quello di riflettere sui nostri rapporti, personali e professionali, dedicarci alla cura, al rispetto, al bene comune, magari anche rinunciando ad un po’ di “noi” per l’altro. Siamo animali sociali che hanno bisogno di una comunità e di una società per crescere e diventare grandi, dentro e fuori. Perché, quindi i grandi fanno la guerra? Fermiamoci ad osservare i bambini, magari litigano anche, ma subito dopo c’è un abbraccio o un sorriso, la semplicità e la bellezza dei bambini, che ancora oggi ci insegnano a fare la pace e a diventare grandi insieme. Proprio un autore russo F. Dostoevskij, nel suo libro “L'Idiota” così ci ricorda: "La bellezza salverà il mondo".
Fermiamoci e ricordiamoci di questa bellezza, che è incontro, dialogo e speranza. Per una volta “volgiamo lo sguardo in basso” perché i bambini fanno la pace. Impariamo da loro e facciamola anche noi!
ordina il libro "Gli spunti del venerdì" su
www.improntalivigno (sezione pubblicazioni)
oppure comodamente su Amazon
Commenti
Posta un commento