Un percorso verso...me stesso e gli altri. - (Chiara Confortola)

 

I protagonisti sono i nostri ragazzi che ogni volta si dimostrano un pozzo di scoperta, sincerità e semplicità. Si trovano a vivere varie fasi della vita, talvolta accompagnati, talvolta un po’ più in autonomia e quando si parla della fase dello sviluppo si parla spesso di affettività e sessualità. 
Sono dei temi davanti ai quali i ragazzi sgranano gli occhi, solitamente, pensando si racchiudano “cose da grandi”, argomenti di cui “non si parla così facilmente”, che fanno arrossire e altri che sembrano ancora taboo. 
Sta proprio a noi educatori, famiglia, scuola accompagnarli in questo percorso di crescita che porti consapevolezza e soprattutto naturalezza nel confronto.
Sta a noi creare occasione di incontro per rendere questi temi sempre meno “silenziosi” e sempre più quotidianità. 
Certo, questo non sta a significare che siano temi superficiali e leggeri ma che nella loro delicatezza sia insita tanta profondità.
Questo è un po’ ciò che ci spetta: rendere i ragazzi preadolescenti più consapevoli di chi sono, di quanto valore racchiude la loro stessa essenza e presenza, di quanto prezioso sia il loro corpo e tutto il tesoro emotivo che contiene.
Non abbiamo le chiavi in mano per rendere questo percorso semplice e naturale perché le chiavi ce le hanno proprio loro con le loro domande, i loro dubbi, le loro affermazioni e i loro pensieri che con naturalezza esprimono il “sapere” e che chiedono accompagnamento nel “fare” e nel condividere. 
Sono consapevoli perfettamente di quanto importante sia parlare di sessualità intenso come tema in senso ampio che racchiude il sesso, l’identità sessuale, l’orientamento sessuale, la relazione intima con il proprio corpo. 
Parlare di affettività significa parlare di relazioni e legami, di rapporti intra e interpersonali, di emozioni e sentimenti e i ragazzi preadolescenti ed adolescenti hanno bisogno di sentirsi liberi e aperti ad affrontare queste tematiche, di sentirsi rassicurati e accompagnati in questo viaggio verso sé stessi e verso gli altri senza giudizio.
Il corpo è il fulcro centrale di questo curioso e intrigante percorso e ciò che è bello ricordare sempre loro è che esso è un dono prezioso, unico e speciale in qualsiasi forma, tempo ed emozione. 
Rendiamo consapevoli i nostri ragazzi dell’importanza della condivisione e del confronto, del non sentirsi soli in questo oceano di curiosità e quesiti.
Noi, figure educative e genitoriali, noi, Comunità prendiamoli per mano e camminiamo con loro.

di Chiara Confortola
(educatrice e danza terapeuta)

ordina il libro "Gli spunti del venerdì" su 
www.improntalivigno (sezione pubblicazioni)
oppure comodamente su Amazon

Commenti

Post popolari in questo blog

Come stai? (di Valeria Rodigari - educatrice)

Il coraggio di sentirsi diversi (di Michele Ricetti - educatore e pedagogista - & E.C. - 17 anni)

Ispirare (di Francesca Bormolini - insegnante)