"Gli spunti del venerdì" al Salone internazionale del libro di Torino - (Michele Ricetti)
Un
altro piccolo sogno che si realizza, per gli autori del libro “Gli spunti del
venerdì”. Un sogno nato anni fa e
maturato con la pubblicazione a fine anno del 2021 del libro che è diventato da
subito uno strumento versatile per chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e
conoscere meglio il “lavoro educativo”.
Il libro, pubblicato grazie alla Cooperativa Sociale L’Impronta di Livigno che ha da subito creduto nell’importanza del progetto, raccoglie oltre 80 contributi a tema libero, scritti nell’arco di tre anni (autunno 2018 – primavera 2021) pubblicati ogni venerdì sui canali social del comunale centro di aggregazione giovanile CiAGi Livigno.
Il
libro, nato un po' per scommessa e un po' per orgoglio, ha avuto inizio perché
abbiamo sentito il bisogno e l’esigenza, come professionisti, di andare oltre
al nostro lavoro di “educatori sul campo”, provando anche a mettere per
iscritto e a far conoscere quello che sta dietro “le quinte” di ogni nostra
programmazione o azione educativa.
Come ha scritto il prof. Ennio Ripamonti (Psicosociologo e formatore docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presso l’Università di Lugano), che ci ha regalato la bellissima prefazione al libro: «tradizionalmente il mondo dell’educazione italiano conosce una certa distanza tra chi “scrive” e chi “agisce”. Le educatrici e gli educatori raramente trovano il modo di raccontare il loro lavoro, di tenere traccia di quella moltitudine di pensieri, emozioni e scoperte che prendono vita e forma mentre si sta tornando a casa (…). I testi raccolti in questo libro hanno l’ardire di valicare questi confini e provano a uscire nel “mare aperto” della comunicazione pubblica, messaggi in bottiglia che cercano lettori attenti e curiosi»
Abbiamo
voluto “svelare un pochino i nostri segreti” che segreti non sono.
Abbiamo provato, ognuno con i suoi dubbi e le sue fatiche, a fare quel passo in più che cerca di legare l’azione al pensiero e soprattutto cercare di condividerlo con tutti coloro che abbiano voglia di andare oltre al semplice, seppur importante, “far giocare in bambini”, come tanti pensano ancora del nostro lavoro.
Abbiamo voluto, o almeno abbiamo provato, a “raccontare di educazione” attraverso l’esperienza appresa sui libri, ma maturata sul campo.
Speriamo, ed è l’augurio che ci facciamo, che possa essere d’aiuto e “spunto” a tanti ragazzi, adolescenti, genitori, adulti e colleghi per vivere ogni giorno quella meravigliosa e mai scontata “vicenda umana che è l’educazione”
Michele
Ricetti (educatore e pedagogista)
Il libro, pubblicato grazie alla Cooperativa Sociale L’Impronta di Livigno che ha da subito creduto nell’importanza del progetto, raccoglie oltre 80 contributi a tema libero, scritti nell’arco di tre anni (autunno 2018 – primavera 2021) pubblicati ogni venerdì sui canali social del comunale centro di aggregazione giovanile CiAGi Livigno.
Come ha scritto il prof. Ennio Ripamonti (Psicosociologo e formatore docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presso l’Università di Lugano), che ci ha regalato la bellissima prefazione al libro: «tradizionalmente il mondo dell’educazione italiano conosce una certa distanza tra chi “scrive” e chi “agisce”. Le educatrici e gli educatori raramente trovano il modo di raccontare il loro lavoro, di tenere traccia di quella moltitudine di pensieri, emozioni e scoperte che prendono vita e forma mentre si sta tornando a casa (…). I testi raccolti in questo libro hanno l’ardire di valicare questi confini e provano a uscire nel “mare aperto” della comunicazione pubblica, messaggi in bottiglia che cercano lettori attenti e curiosi»
Abbiamo provato, ognuno con i suoi dubbi e le sue fatiche, a fare quel passo in più che cerca di legare l’azione al pensiero e soprattutto cercare di condividerlo con tutti coloro che abbiano voglia di andare oltre al semplice, seppur importante, “far giocare in bambini”, come tanti pensano ancora del nostro lavoro.
Abbiamo voluto, o almeno abbiamo provato, a “raccontare di educazione” attraverso l’esperienza appresa sui libri, ma maturata sul campo.
Speriamo, ed è l’augurio che ci facciamo, che possa essere d’aiuto e “spunto” a tanti ragazzi, adolescenti, genitori, adulti e colleghi per vivere ogni giorno quella meravigliosa e mai scontata “vicenda umana che è l’educazione”
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