Grazie mille di tutto (Chiara Dei Cas - Operatrice Socio Sanitaria)
Quanto
entusiasmo riaprire una scatola e trovare traccia del passato, sentire profumi
dimenticati, ricordare il bianco candido di un biglietto ingiallito dal tempo,
dal quale spicca una scritta nera, tremolante, un dono prezioso datomi in una
giornata particolare da una signora anziana, la cerco nei miei ricordi, la
trovo, sorrido.
Chiudo gli occhi e provo a rivivere alcuni momenti che il tempo mi ha fatto condividere con lei, sorrisi, emozioni, storie... momenti che custodisco gelosamente.
Questo è quello che volevo fare nella vita, esserci quando qualcuno avrebbe avuto bisogno, scelsi così di iscrivermi al corso per diventare OSS (Operatrice Socio Sanitaria).
Tra tutta la teoria insegnata, la cosa principale e ogni volta ribadita che mi fu detta. era che per diventare un buon operatore, bisogna mantenere le distanze e non farsi coinvolgere troppo; ma quanta fatica nella pratica!
Ogni mattina, prima di recarmi al lavoro, quando esco di casa non solo chiudo la porta, chiudo la mia vita, la metto in stand-by perché so che per le prossime ore la mia vita è fatta di parole, emozioni, storie, sorrisi, abbracci, buongiorno, arrivederci. Ogni giorno sono circondata da sensibilità e responsabilità, ogni giorno incontro sfumature nuove nel carattere delle persone, e ogni giorno richiedono discrezione e dignità.
Quante volte rientro a casa e appena apro la porta entra tutto con me, emozioni, sentimenti paure, e non riesco a chiuderli da nessuna parte! A volte è così difficile non fare un po’ mie le paure e le emozioni altrui, è così difficile metter in stand-by le difficoltà che una persona sta vivendo. Non sempre ho la parola giusta che dia conforto, e alle volte non basta la mia mano tesa che aiuti; ed è qui che mi rendo conto che anche io sono un essere umano, con le mie sensazioni, le mie emozioni, i miei vissuti, e alle volte, in qualche modo mi rendo conto che emozioni storie racconti mi tolgono le energie necessarie per la mattina successiva.
È in questi momenti che apro la scatola, prendo il biglietto ingiallito dal tempo e leggo: «grazie di tutto», quanta gratitudine racchiudono queste tre parole!
Chiudo gli occhi e provo a rivivere alcuni momenti che il tempo mi ha fatto condividere con lei, sorrisi, emozioni, storie... momenti che custodisco gelosamente.
Questo è quello che volevo fare nella vita, esserci quando qualcuno avrebbe avuto bisogno, scelsi così di iscrivermi al corso per diventare OSS (Operatrice Socio Sanitaria).
Tra tutta la teoria insegnata, la cosa principale e ogni volta ribadita che mi fu detta. era che per diventare un buon operatore, bisogna mantenere le distanze e non farsi coinvolgere troppo; ma quanta fatica nella pratica!
Ogni mattina, prima di recarmi al lavoro, quando esco di casa non solo chiudo la porta, chiudo la mia vita, la metto in stand-by perché so che per le prossime ore la mia vita è fatta di parole, emozioni, storie, sorrisi, abbracci, buongiorno, arrivederci. Ogni giorno sono circondata da sensibilità e responsabilità, ogni giorno incontro sfumature nuove nel carattere delle persone, e ogni giorno richiedono discrezione e dignità.
Quante volte rientro a casa e appena apro la porta entra tutto con me, emozioni, sentimenti paure, e non riesco a chiuderli da nessuna parte! A volte è così difficile non fare un po’ mie le paure e le emozioni altrui, è così difficile metter in stand-by le difficoltà che una persona sta vivendo. Non sempre ho la parola giusta che dia conforto, e alle volte non basta la mia mano tesa che aiuti; ed è qui che mi rendo conto che anche io sono un essere umano, con le mie sensazioni, le mie emozioni, i miei vissuti, e alle volte, in qualche modo mi rendo conto che emozioni storie racconti mi tolgono le energie necessarie per la mattina successiva.
È in questi momenti che apro la scatola, prendo il biglietto ingiallito dal tempo e leggo: «grazie di tutto», quanta gratitudine racchiudono queste tre parole!
di Chiara Dei Cas (OSS - Operatrice Socio Sanitaria)
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