Non ti viene voglia di danzare? (Chiara Confortola - educatrice e danza terapeuta)


 

Proviamo ad immaginare un fiocco di neve. 
Chiudiamo gli occhi e disegniamolo con lo sguardo, nella nostra mente. 
Tracciamo i suoi confini, definiamo la sua forma e diamogli un colore. Osserviamolo con cura ed attenzione e accogliamo questa nuova immagine che è nata dentro di noi. È solo nostra e porta con sé tanta bellezza. 
È il MIO fiocco di neve. E chissà, magari ha già anche un nome. 
Il mio si chiama "Zelo".
È un fiocco che è partito per un viaggio. 
Scende dal cielo talvolta in modo lento e talvolta più veloce. Incontra tante anime, tanti corpi e tanti cuori: li incontra casualmente o alcune volte intenzionalmente. Sfiora corpi che lo accolgono e altri che lo evitano. Incontra sorrisi, lacrime, bronci, voci alte, urla gioiose, abbracci che stringono forte, spalle che accolgono. 
Quante sorprese vive questo fiocco di neve!
E io...me lo immagino veramente il mio fiocco di neve che scende e danza con tutti gli altri fiocchi di neve, tra un abbraccio che crea vicinanza e un soffio di vento che crea distanza. Riesci ad immaginarlo? Riesci a chiudere gli occhi per un attimo e vederlo il tuo fiocco di neve? Riesci a sentirlo?
Quanta libertà in quest’aria che culla e accompagna;
quanta libertà in quest’aria che sorregge e sprona a proseguire; quanta libertà in questo momento di magia;
quanta libertà in questa sensazione di lentezza.
Ecco, noi siamo fiocchi di neve. Delicati, leggeri, forti e magici. Siamo noi, noi esseri umani che abbiamo la possibilità di viaggiare la Vita con ogni vento che l’accompagna, che siano essi forti o deboli, caldi o freddi. Perché il fiocco di neve può sciogliersi, cambia stato, diventa acqua e continua a vivere dissetato e alimentato da esperienze e dalla Vita.
Ho disegnato il mio fiocco di neve, mi sono regalata un momento e mi è venuta voglia di danzare come “Zelo”. 
Ora te lo mostro.
E tu, come hai chiamato il tuo fiocco di neve?


di Chiara Confortola (educatrice e danza terapeuta)

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