Corresponsabilità: di che cosa? (di Vincenzo Morcelli - educatore)
Tante volte in diversi luoghi parlando delle molteplici sfide educative da affrontare, si sente parlare di corresponsabilità.
A parole in molti si è allineati, consapevoli che essere corresponsabili significa saper cogliere i bisogni e le potenzialità "gettando lo sguardo" in avanti e progettando insieme iniziative/proposte che promuovano benessere, prevenzione e forme di vita migliori. Ma come tutti sappiamo, dalla teoria alla pratica, non sempre tutto è scontato e la differenza spesso la fanno le persone e il loro modo di agire.
Nella serata guidata da don Luigi Ciotti - lo scorso 14 ottobre -, che personalmente ho apprezzato, nelle tante considerazioni e nei pensieri condivisi, don Luigi ha fatto diversi affondi in merito a questo:
- Essere corresponsabili significa avere a cuore un impegno comune: ogni realtà, ogni comunità in quanto organismo vivente ha bisogno del contributo di tutti, ha bisogno di cittadini corresponsabili.
- Diffidate dei navigatori solitari: i cambiamenti che noi sogniamo hanno bisogno del NOI che è un elemento vitale per tutti i contesti. Un NOI che purtroppo in molte realtà si è sfilacciato. Il rischio di essere "cittadini a intermittenza a seconda dei momenti che scattano le emozioni" è dietro l'angolo. L'invito quindi a trasformare le emozioni, cha passano, in sentimenti profondi e stabili che restano e portano frutto.
- Essere corresponsabili del cambiamento: essere cioè capaci di tradurre l'indispensabile domanda di miglioramento che vediamo in forza di cambiamento sentendosene parte.
- La corresponsabilità come spina dorsale: di un territorio, di un paese, di ogni realtà.
I rilanci durante la serata sono stati chiari; l'invito a ciascuno, con i proprio limiti, ma anche con la gioia di spendersi, a mettere in gioco, assumendosi la propria responsabilità nelle piccole cose quotidiane di ogni giorno non delegando ad altri quello che dobbiamo e possiamo fare, "senza per forza conservare l'esistente, ma provando ad esplorare insieme nuove strade per evitare di chiudersi nelle proprie sicurezze"
L'invito alla corresponsabilità per un futuro migliore, per "leggere il bello che c'è in ogni territorio, cogliere le positività e allo stesso tempo non sottrarci nel far emergere le cose che non vanno perché la verità aiuta sempre, anche quella più scomoda".
Tutto ciò nella consapevolezza che il futuro inizia nel presente e la partita della vita va giocata tutti insieme nel qui ed ora.
di Vincenzo Morcelli (educatore)
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Forse la difficoltà maggiore è proprio “chiedere aiuto” e preferire lavare i panni “sporchi” tra le mure di casa. Il giudizio è ciò che soffoca la voglia di fare quel passo.
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