«I giovani d’oggi non hanno voglia di farne!» (di Daniela Lumina - educatrice)

 


    Ma è davvero così? 

    Si, forse alcuni sì, ma se dobbiamo essere sinceri prima di puntare il dito verso di loro, forse dovremmo rivolgerlo verso di noi, non sempre siamo in grado di ricoprire il nostro ruolo educativo e sicuramente nessuno di noi lo fa volontariamente o per mancanza d’amore, spesso è il mondo adulto stesso ad essere disorientato di fronte alla marea di informazioni e di possibilità di scelta in cui ci troviamo davanti. 

    Così ecco crescere ragazzi che non sanno che strada prendere, che non hanno gli strumenti per mantenersi da soli, che pensano che tutto piova dal cielo senza un minimo di sforzo, depressi, in attesa che mamma o papà arrivino sempre a far passare la “bua” della vita, a volte incapaci di agire perché soffocati dalle aspettative che i genitori riversano su di loro, altre volte trovano modi strani (e spesso sbagliati) per far sentire la loro voce perché non siamo capaci di dargli fiducia e accettare che crescano, ragazzi che cercano al di fuori della loro famiglia dei punti di riferimento stabili e altri che hanno paura ad allontanarsi dai genitori.

    Insomma, nessuno dice che sia facile crescere un figlio, e sicuramente ognuno di noi commetterà degli errori (li hanno commessi i nostri genitori con noi, non illudiamoci di esserne esenti!) ma l’importante è essere sempre attenti e disposti ad accettare che qualcosa non va, aprirsi agli altri e chiedere una mano, perché fortunatamente di professionisti in gamba (e non parlo degli amici con cui si va a bere il caffè!) al giorno d’oggi ce ne sono (ogni tanto bisogna cercali un po’ ma vi garantisco che esistono!) ricordandosi che si può sempre ricominciare, di irreversibile esiste solo la morte!

    Ma torniamo alla domanda iniziale… «Davvero i giovani d’oggi non hanno voglia di farne?».

    Alcuni abbiamo detto di sì, ma non è colpa loro, per tanti altri invece…indovinate un po’.

    Credo che la colpa sia nuovamente del mondo adulto! 

    Credo che dobbiamo iniziare a cambiare la nostra prospettiva delle cose.

    La maggior parte di noi è cresciuta con l’idea del lavoro fisso fino alla pensione, fatto di sacrifici e a volte frustrati perché spesso succede che quel lavoro ad un certo punto inizia a diventare pesante per vari motivi, ma piuttosto che licenziarsi e ammettere di aver fallito si prosegue vivendo infelici con la speranza di poterci godere la vita e realizzare qualche piccolo sogno una volta raggiunta la pensione.

    A noi adulti sta sicuramente il compito di far capire che per volare bisogna saper sbattere bene le ali e che si, a volte sono necessari anche la fatica e alcuni sacrifici per guadagnarsi da vivere e non finire sotto un ponte ma, se li osserviamo bene, lasciando da parte le nostre convinzioni e i nostri giudizi, i giovani d’oggi, ci stanno insegnando una cosa straordinaria! 

    Ci stanno insegnando che nella vita non esiste una sola strada e che non è mai troppo tardi per raggiungere altri obbiettivi o realizzare altri sogni, che la pensione non è il fine, ma semplicemente un passaggio di vita, una vita che non sappiamo mai cosa possa metterci davanti, quindi, perché attendere sempre domani per fare qualcosa di diverso, se poi la certezza del domani non ce l’abbiamo? 

    Impariamo dai nostri giovani a vivere l’oggi con gli occhi rivolti alle molte opportunità che ci offre, con la maturità però che ci contraddistingue come adulti!

    E ogni volta che diciamo che i giovani non hanno voglia di farne fermiamoci un attimo a riflettere: probabilmente lo stiamo dicendo perché non lo fanno come lo abbiamo in mente noi! =)


di Daniela Lumina (educatrice)


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