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EDUCATORI SI NASCE O SI DIVENTA?*

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  Quante volte sentendo parlare di educazione, ci siamo posti questa domanda? Quante volte, di fronte ad una difficoltà, ad un’incomprensione sentiamo dire “ma questo chi lo avrebbe dovuto insegnare?” Probabilmente se non lo abbiamo mai fatto, pensiamo che la questione educativa sia qualcosa da rimandare ad altri, o peggio ancora che sia qualcosa che non ci riguardi. Il titolo, preso in prestito da un bel libro di Ferraroli, ci pone da subito difronte alla domanda che come educatori ogni tanto ci mette di fronte la nostra azione educativa, ma che anche come genitori, catechisti, insegnanti, allenatori, non possiamo far finta di nulla. Indubbiamente ognuno di noi ha una propria caratteristica, una peculiarità che gli è specifica a cui non possiamo fare a meno, perché essa caratterizza il nostro essere adulti all’interno della società. Il nostro luogo di lavoro, la cerchia di amici e colleghi, il contesto famigliare, sono tutti ambiti e terreno fertile perché l’azione educativa p...

IL VALORE DELLA VITA

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  Un’allarmante notizia che tiene banco da diversi mesi sui quotidiani, nei telegiornali e sui social network è quella relativa al riscaldamento globale e ai pericoli dell’inquinamento. Anche grazie all’impegno e alla visibilità della giovane Greta Thunberg, tutti noi siamo ormai informati del fatto che al nostro pianeta, con questo ritmo, restino pochi anni di vita.  Pare proprio che la situazione sia tragicamente al collasso: ghiacciai che si sciolgono a vista d’occhio, radiazioni spaziali dalle quali l’atmosfera non riesce più a proteggerci, mari e terre inquinati, animali sulla via dell’estinzione… Pur senza tacere le perplessità riguardo a questo tema di importanti studiosi come Antonino Zichichi (del CERN di Ginevra), sicuramente vale la pena affrontare l’argomento. Molti di noi sono cresciuti in famiglie dove non era nemmeno immaginabile gettare una lattina fuori dal finestrino, o abbandonare una carta in un prato dopo un pic-nic. Era implicito ma forte il legame ...

LA SCOMMESSA DELL'ESSERE PAPA'*

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    "Quanto siamo sereni con noi stessi e quanto siamo capaci di condividerlo con i nostri figli? Cosa possiamo fare come padri? Quale patrimonio (letteralmente dono del padre) non solo economico vogliamo lasciare in eredità?” Queste sono solo alcune domande lanciate in una serata di fine marzo dedicata ai papà. Tanti spunti affrontati, consapevoli dell’importanza di partire da noi stessi provando a soffermarsi su quello che realmente vogliamo dalla nostra vita. Si è partiti individuando alcune caratteristiche che definiscono la persona adulta e che quindi vorremmo promuovere nei nostri figli. Una persona adulta: – sa riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni prefigurando cosa potrebbe succedere facendo in un determinato modo; – è capace di adattarsi ai continui cambiamenti, molto più veloci, che richiedono un continuo "sintonizzarsi” con i registri dei propri figli; – apprende dai propri errori; il problema non è non fare errori ma imparare da questi...

EMOZIONIAMOCI

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  Quando chiediamo, ad una persona che incontriamo “Come va?”, non sempre siamo interessati alla risposta. Diamo ogni tanto per scontato che l'altra persona ci risponderà “bene”, perché questa è la risposta più comune. La diamo spesso anche noi! Forse perché non siamo abituati a esprimere con sincerità come ci sentiamo e tantomeno a immaginare che l'altro sia pronto a sentire una risposta diversa dal solito “bene”. Forse perché parliamo troppo poco delle nostre emozioni e ci risulta un argomento in parte imbarazzante, in parte “sconosciuto”. Parlare di emozioni può sembrare strano e inusuale, non ci fermiamo molto ad ascoltarci e capire cosa effettivamente si muove dentro di noi quando viviamo determinate situazioni. Le viviamo e basta, non del tutto consapevoli di ciò che si agita nel profondo e che ci porta ad avere certe reazioni piuttosto che altre. Ci manca una vera e propria “educazione emotiva”, che ci permetta di fermarci e sintonizzarci con noi stessi e, quindi...

SE AVESSI UNA FIGLIA

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  Se provassimo a chiudere gli occhi e ad immaginare di rendere tutto “meno complicato”, sarebbe bellissimo poter dire, anche in modo un po' “poetico” che: ...Se avessi una figlia le insegnerei l'arte della felicità, o almeno cercherei di trasmettergliela; un'arte che si nutre di gesti, di affetto e di sorrisi, tanti e dolci sorrisi.  Le insegnerei a sapersi distinguere in un mondo che spesso produce e vuole stereotipi.  Le infonderei spensieratezza e leggerezza. Le insegnerei che la felicità è una scelta e che è bene credere nei sogni, facendo scelte per la felicità e sfidando i giorni grigi, sfumando e smorzando l’austerità e le durezze della vita. Le insegnerei che le liti e le discussioni possono essere evitate, ed essere anticipate invece con un abbraccio. Cercherei di ritagliare per lei più tempo possibile e di rendere ogni momento ed ogni weekend sempre un pò speciali.  Approfitterei delle belle giornate di sole per stare fuori con lei e trasform...

LA BELLEZZA SALVERà IL MONDO

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  Uno dei criteri di giudizio, che sovente utilizziamo è quello del bello. Il gusto estetico delle cose, dettato anche dall’istinto, ha dei canoni e parametri fortemente soggettivi. Un oggetto, un paesaggio, un momento può essere bello per qualcuno, mentre per qualcun altro non si addice ai suoi criteri di bellezza. C’è quindi una bellezza oggettiva? Certo, ma dobbiamo fare un passo di lato. La bellezza, nell’antica Grecia non era solame nte sfera dell’estetica, ma al bello si associava il giusto e il vero. Una persona “bella” era tale perché pura e integra di valori morali. “Sarà questa bellezza che salverà il mondo?” La frase, di famoso uso, è quella dello scrittore russo Fedor Dostoevskij, uno dei grandi estimatori della bellezza. Ora, nel suo capolavoro “L’idiota” viene illustrato molto bene il concetto salvifico del bello, come sguardo nuovo e vivo dell’amore e della verità. Al giorno d’oggi, forse, abbiamo perso quella vera bellezza che possedevano gli antichi, ma è...

SESSUALITà

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  Appena si accenna questa parola scappa ai nostri ragazzi qualche sorriso, qualche smorfia d’imbarazzo… ed è normale che sia così… con calma, con il tempo giusto, con il modo giusto dobbiamo cercare di prepararci e prepararli all’educazione all’affettività e alla sessualità, perché quest’ultima va oltre il mero comportamento sessuale. La sessualità è un tema centrale di ogni individuo, che ci accompagna lungo tutto l’arco della vita. Non possiamo dimenticarci di tutti gli aspetti, relazionali, emozionali, affettivi che la caratterizzano e la completano, perché questo è un argomento che è parte integrante del benessere di ciascuno di noi. È indispensabile educare e accompagnare i nostri ragazzi nel saper creare un legame con gli altri, imparando il rispetto a partire dalle prime dimensioni della fiducia e dell’amicizia, per poi riportarlo negli innamoramenti e gli amori che li metteranno in gioco. È altrettanto importante creare un momento di ascolto di sé stessi, di riconosc...