Post

WOW! (Nicole Galli - 18 anni)

Immagine
  Il “puoi scrivere di quello che vuoi” mi ha un po’ messo in croce. Per quasi una settimana le rotelline del mio cervello hanno girato a tutto gas per trovare l’argomento perfetto; poi mi sono stancata di cercare la perfezione, ho chiuso per un attimo gli occhi, ho preso un bel respiro e ho iniziato a scrivere senza filtri e senza pensare troppo a quello che effettivamente stavo sputando su quel foglio bianco. Quanti di voi possono affermare di aver vissuto dei momenti dove non pensi a nulla, in cui il sorriso ti spunta spontaneo sul viso e l’unica cosa che ti viene da dire è “WOW”? Beh, questo non posso saperlo, ma posso dirvi che io sì, l’ho vissuto. È quello sfuggente attimo di pace, non pace del tipo “fate l’amore non la guerra”, ma una cosa più profonda e personale. Ognuno può trovarla in qualsiasi, seppur semplice, cosa. C’è chi prova questa sensazione quando è in compagnia delle persone giuste, chi quando è da solo, chi quando guarda il tramonto con l’unica compagnia d...

"Gli spunti del venerdì" al Salone internazionale del libro di Torino - (Michele Ricetti)

Immagine
  Un altro piccolo sogno che si realizza, per gli autori del libro “Gli spunti del venerdì”.  Un sogno nato anni fa e maturato con la pubblicazione a fine anno del 2021 del libro che è diventato da subito uno strumento versatile per chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e conoscere meglio il “lavoro educativo”. Il libro, pubblicato grazie alla Cooperativa Sociale L’Impronta di Livigno che ha da subito creduto nell’importanza del progetto, raccoglie oltre 80 contributi a tema libero, scritti nell’arco di tre anni (autunno 2018 – primavera 2021) pubblicati ogni venerdì sui canali social del comunale centro di aggregazione giovanile CiAGi Livigno. Il libro, nato un po' per scommessa e un po' per orgoglio, ha avuto inizio perché abbiamo sentito il bisogno e l’esigenza, come professionisti, di andare oltre al nostro lavoro di “educatori sul campo”, provando anche a mettere per iscritto e a far conoscere quello che sta dietro “le quinte” di ogni nostra programmazione o azion...

I libri non salvano la vita. (Alice Martinelli)

Immagine
  C: «Ehmmm…buongiorno.» A: «Buongiorno!» C: «Senta…un domanda.» A: «Mi dica!» C: «Questo posto…è una biblioteca?» A: «Sì, esatto.» C: «Ah, ecco, mi pareva, con tutti questi libri. Carina.» A: «Uh, grazie. Stava cercando qualcosa?» C: «Come?» A: «Sta cercando qualcosa di particolare?» C: «Perché mi fa questa domanda?» A: «Beh, se una persona entra in biblioteca, di solito sta cercando qualcosa.» C: «Ma io non ho perso nulla!» A: «Oh, ma non sempre si cerca qualcosa che si ha perso. Ogni tanto si cerca qualcosa che si desidera e non si ha.» C: «Ah, funziona così? Beh, allora, direi…soldi.» A: «Desidera soldi?» C: «Certamente. Tutti desiderano soldi. Con i soldi si sta bene.» A: «Già, l’ho sentito dire parecchie volte. Mmm, qualcosa sul risparmio e l’economia circolare potrebbe fare al caso suo. Ah, ecco, fake news, consumismo, opportunismo, egoismo…un sacco di “ismi”, eh? Ecco qui.» C: «Ah, poi vorrei la salute. Si sa, la salute prima di tutto!» A: «Come darle torto! In questi tempi...

Scelgo la mia strada. (Lavinia Ancuţa - economista e specializzata in statistica)

Immagine
Ogni giorno ci troviamo davanti ad una moltitudine di scelte. Alcune le prendiamo spensieratamente, forse anche di fretta, talvolta ci serve tempo per riflettere e convincerci di fare la cosa giusta. Non ci viene insegnato e probabilmente non può nemmeno essere insegnato come fare scelte corrette quando si parla della nostra vita personale, tantomeno troviamo la risposta su internet. Penso a me un po’ più giovane, a quanto incerto, pauroso ma allo stesso tempo avventuroso mi sembrava il futuro. Mi ricordo che impiegavo tanto tempo a prendere una decisione per paura di sbagliare.   Pensavo a come più avanti avrei scoperto che l’altra opzione sarebbe stata migliore e cosa sarebbe stato diverso. Ed io, come sarei ora?  La mia vita sarebbe un’altra, io non sarei la stessa e tutto intorno a me sarebbe diverso, sicuramente. Spesso ci viene detto di non guardare indietro. A me invece piace farlo, eccome. Così ho la possibilità di analizzare e apprezzare le volte in cui ho detto ...

Ognuno avanza con il suo tempo e come può. (Elena Rodigari)

Immagine
  “I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro oppure se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliersi il futuro che sogna”. Ho letto questa frase alcuni mesi fa e, convivendo con una disabilità, posso dire che non sempre è così. Ho una disabilità fin da quando ero piccola ma, per fortuna, i miei genitori mi hanno sempre spronata lasciandomi trovare le tattiche adatte a me per svolgere le cose più banali come: allacciarmi le scarpe, i bottoni e la giacca.  Non mi hanno mai imposto i loro tempi, ma hanno sempre rispettato e accolto i miei. Da poco sono entrata nel mondo del lavoro e, posso affermare che, così come in quello scolastico, c’è poca inclusione. Spesso, la persona disabile, è ostacolata dal medico del lavoro il quale dice che il lavoro che vorresti fare (quello dei tuoi sogni) non è adatto a te; dai colleghi di lavoro che non rispettano i tuoi tempi, non ti aiutano e/o ...

Sediamoci un attimo. (Daniela Lumina)

Immagine
  "Dobbiamo saper trarre da tutto ciò che ci capita un’opportunità…”  Sfogliando uno dei miei diari trovo questa frase scritta in viola…lì sulla carta, non so dove l’ho sentita o dove l’ho letta, non l’ho scritto, ma se è lì è perché volevo ricordarmela.  La leggo e la rileggo e penso che cogliere un’opportunità dalle cose belle viene facile! Ma da quelle brutte? Rifletto sul periodo che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, sull’incertezza nel futuro e sinceramente mi rendo conto che non ho neppure voglia di cercare delle opportunità! A quale scopo?   Alla mente però mi appaiono gli occhi di tutti i bambini e i ragazzi che incontro durante le mie giornate, primi fra tutti quelli delle mie figlie e capisco che io VOGLIO trovare un’opportunità! Se io adulto non colgo delle possibilità, non ne cavo fuori qualcosa di buono, che sia anche un piccolo gesto, che messaggio sto dando? Penso che il nostro ruolo di educatori sia anche questo, si, certo, i bambini e i ragazzi ...

Un percorso verso...me stesso e gli altri. - (Chiara Confortola)

Immagine
  I protagonisti sono i nostri ragazzi che ogni volta si dimostrano un pozzo di scoperta, sincerità e semplicità. Si trovano a vivere varie fasi della vita, talvolta accompagnati, talvolta un po’ più in autonomia e quando si parla della fase dello sviluppo si parla spesso di affettività e sessualità.  Sono dei temi davanti ai quali i ragazzi sgranano gli occhi, solitamente, pensando si racchiudano “cose da grandi”, argomenti di cui “non si parla così facilmente”, che fanno arrossire e altri che sembrano ancora taboo.  Sta proprio a noi educatori, famiglia, scuola accompagnarli in questo percorso di crescita che porti consapevolezza e soprattutto naturalezza nel confronto. Sta a noi creare occasione di incontro per rendere questi temi sempre meno “silenziosi” e sempre più quotidianità.  Certo, questo non sta a significare che siano temi superficiali e leggeri ma che nella loro delicatezza sia insita tanta profondità. Questo è un po’ ciò che ci spetta: rendere i raga...